Ispica

Ispica

All’interno di una delle più suggestive vallate fluviali che solcano l’altipiano ibleo,sorge la calandra ,il colle calcareo su cui si trova Ispica .

Le origini della stessa  risalgono ad antiche civiltà impiantate dapprima lungo l’omonima cava,tanto selvaggia quanto pittoresca da essere definita un’oasi.

Un canyon esteso  per ben 13 km e segnato da labirinti di necropoli, catacombe ed eremi ,

che convivono da sempre con una spettacolare cornice naturalistica.

La città storica è invece caratterizzata da importanti bellezze architettoniche  tardobarocche e liberty   prestandosi  egregiamente come set cinematografico.

Ricordiamo, non per niente che, la stessa fu teatro  nel film “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi .

 

Festività: (la Pasqua)

 

« …non c'è paese in Sicilia, in cui la passione di Cristo non riviva attraverso una vera e propria rappresentazione, in cui persone vive o gruppi statuari non facciano delle strade e delle piazze il teatro di quel grande dramma i cui elementi sono il tradimento, l’assassinio, il dolore di una madre »

(Leonardo Sciascia, Feste religiose in Sicilia, 1965)

 

Ad Ispica (Ragusa) durante la Settimana Santa fede, tradizione e folclore si fondono regalando spettacoli di grande interesse e bellezza. La Pasqua è la principale tra le feste religiose, preparata con impegno per giorni e giorni.

 

La Setttimana Santa ispicese è preceduta dalle affollatissime funzioni quaresimali dei “Venerdì di Marzo”, da una Via Crucis con Deposizione dell’Annunziata e dalle funzioni e processioni della Domenica delle Palme, nonché dal gran lavorio di Confraternite ed Associazioni in vista delle celebrazioni cruciali del Giovedì, del Venerdì Santo e della Pasqua. Durante la Settimana Santa, i giorni di punta sono il Giovedì e il Venerdì dedicati alla venerazione dei simulacri del Cristo flagellato alla Colonna e del Cristo con la Croce sulle spalle, e i cui riti commoventi e suggestivi vengono celebrati, davanti a vere maree di popolo, nelle basiliche di S. Maria Maggiore e della SS. Annunziata. 

 

Il Cristo alla Colonna, posto nella cappella sinistra del transetto, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, è il simulacro più venerato di Ispica (prima del terremoto del 1693 si trovava nella Chiesa di S. Maria o del Crocifisso nella Cava). Il gruppo è composto dal Cristo flagellato legato alla colonna, curvato ad angolo retto in avanti, coperto solo dal perizoma. Il corpo scuro è coperto di ferite e di sangue. Il volto, dagli occhi terribilmente aperti, presenta accentuati caratteri realistici. Molti sono stati, nel corso dei secoli, i restauri e difficile risulta stabilire la datazione: il busto e la testa potrebbero essere stati collocati in età tardomedievale. Viene portato inprocessione solenne il Giovedì Santo. Il popolo ispicese, che si divide ancora oggi nelle diverse fazioni dei "Cavari" e dei "Nunziatari", durante la “Settimana Santa” sente pienamente di ripetere gesti e usanze dei secoli passati, grazie alla fede e all’ardore religioso degli avi, tramandati da padre in figlio.

 

Presepe Vivente

Il Presepe Vivente si colloca senz’altro fra le attività socio-culturali che connotano la vera identità di una comunità cittadina.

Il fascino indiscusso del Presepe Vivente, allestito fino al 2006 all’interno del Parco Forza, è diventato dall’edizione 2007 suggestione e orgoglio. Suggestione per lo scenario struggente e di incomparabile bellezza in cui si svolge e orgoglio per la comunità ispicese, che nei luoghi e nei mestieri di un tempo, fedelmente presentati al visitatore coinvolto e incantato, riscopre prepotente la sua vera identità, frutto di una civiltà cristiana e contadina, i cui valori continuano ancora oggi a permeare..

Il Presepe Vivente di Ispica porta in scena circa 40 mestieri molto antichi ed ospita un oleificio naturale del 1700, un palmento risalente a fine ‘800, un Mulino ad acqua del 1700 e tanti altri siti archeologici da scoprire lungo il percorso.